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Con gli studi universitari si inizia un percorso che definisce il proprio futuro. Qualunque sia il corso di laurea che si deciderà di seguire è bene che sia una scelta ponderata. UER aiuta, guida e consiglia.

I test di ammissione: cosa deve sapere un genitore

Altro problema di un genitore con un figlio/a che vuole fare l’università e ha già identificato il corso di laurea, è spesso quello di chiedersi se si stia preparando in modo corretto e sufficiente ad affrontare le prove di selezione per accedere al corso di laurea e all’ateneo scelto.

Premesso che i vostri figli potrebbero già aver imboccato la strada giusta, considerando che on line e in vendita ci sono tantissime guide ed esercitazioni sui test già svolti, ecco alcuni consigli utili per permettervi di meglio comprendere il processo nei suoi vari aspetti:

  • cosa dovrebbe studiare per prepararsi
  • come è strutturato il test e come ci si iscrive
  • come sapere se è stato superato (in graduatoria o fuori dalla graduatoria, nel o fuori dal numero chiuso)
  • cosa fare (famoso piano B) in caso di non ammissione.

Procediamo con ordine, differenziando in base al tipo di prova/test di ammissione/ingresso.

1) Corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale

Trattandosi di corsi di laurea specifici (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Professioni sanitarie, Scienze della formazione primaria), i test sono tutti piuttosto simili come struttura, e prevedono:

  • argomenti fissi (cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica), distribuiti variamente in 60 quiz a risposta multipla, da svolgere in 100 minuti. Fanno eccezione: Architettura e Scienza della Formazione Primaria. Soprattutto per quest’ultima, aumenta anche il numero delle domande e delle materie (100 domande);
  • modalità di risposta (in genere): + 1.5 punti per ogni risposta corretta, – 0.4 punti per ogni risposta errata e 0 punti per ogni domanda senza risposta;
  • numero minimo/graduatoria/scorrimento: in caso di superamento della prova, senza rientrare nel numero chiuso, occorre far riferimento al bando;
  • la prova di ammissione è a pagamento e il costo è di circa 150 euro;
  • in caso di mancata ammissione, ci può iscrivere a corsi di laurea che prevedono materie simili e l’anno successivo ritentare il test, superato il quale è possibile trasferire gli esami fatti nel primo anno, al corso principale (nonché tentare l’applicazione dell’art. 6 del R.D. 1269/38, sempre a discrezione dell’ateneo). Per i dettagli basta andare sullo specifico “bando” pubblicato dal MIUR – Ministero dell’Università e della Ricerca.
2) Corsi di laurea a numero chiuso o programmato locale

Ricordiamo che si tratta, anche in questo caso, di corsi di laurea appartenenti ad aree specifiche: Farmacia e CTF, Biotecnologie, Scienze, Ingegneria, Psicologia, Scienze della comunicazione, Conservazione dei beni culturali, Scienze del turismo, Scienze motorie.
Le prove sono diverse in funzione dell’Ateneo presso cui si fa domanda, nonché della sua natura (se pubblico o privato). Non è possibile quindi stabilire a priori cosa studiare, né come siano strutturate le prove di ammissione. Molti atenei si avvalgono del TOLC (un sistema privato di Test); altri hanno proprie prove di ammissione. Inoltre, quasi ovunque, le prove di ammissione sono a pagamento. Come regola generale, bisogna fare affidamento al regolamento dell’ateneo prescelto.

3) Corsi di laurea a numero aperto

Di regola si tratta di corsi di laurea appartenenti alle seguenti aree: umanistica, economica, sociale, giuridica, ingegneria, ecc.
Ci si può iscrivere liberamente presentando la domanda con relativa documentazione, tuttavia molti atenei sottopongono gli studenti ad una prova di valutazione della preparazione.
Alcuni atenei si avvalgono del TOLC, per il quale sono previste più date.

In questo caso:

  • cosa studiare e come prepararsi: le conoscenze oggetto di valutazione dipendono dal corso di laurea scelto e dall’ateneo; si consiglia di contattare direttamente l’ateneo;
  • qualora la prova di valutazione iniziale fosse non sufficiente, è previsto il recupero del debito, in base al risultato conseguito;
  • è spesso previsto il pagamento di un contributo di circa 300 euro.

Le modalità di iscrizione alla prova e le scadenze sono pubblicate nel relativo bando rettorale e sui siti di ogni ateneo.

E l’Università Europea di Roma?

Uer rientra nella tipologia 3: corsi a numero aperto seppure con un accesso programmato e un test di ammissione iniziale.
La struttura del test di ammissione è lo stesso per i corsi di laurea in Psicologia, Economia, Giurisprudenza, Turismo.
Fa eccezione il corso di laurea in Scienza della Formazione Primaria, che rientra nella tipologia 1 e segue tempi e modalità dettate dal MIUR.

  • cosa studiare e su cosa prepararsi: non è necessario prepararsi, il Test per la valutazione dell’adeguata preparazione personale è composto da 76 domande con risposte a scelta multipla che permettono di rilevare il grado di preparazione personale e di padronanza rispetto alle aree: comprensione delle principali forme di testo, possesso di adeguate nozioni di elaborazione dei simboli matematici e della lingua inglese;
  • il test di ammissione è completamente gratuito;
  • nel caso di eventuali lacune, l’ammissione è con OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi); per il loro recupero è prevista la frequenza ad un un corso di 8 ore in avvio dell’anno accademico;
  • l’esito viene comunicato personalmente dal nostro personale specializzato ad ogni candidato. Nel caso di risultati incerti, è previsto un colloqui con uno Psicologo dell’Orientamento per aiutare il candidato nella decisione del percorso più adeguato;
  • la partecipazione al test prevede la presentazione di una semplice domanda in carta semplice e dei documenti di identità.

Le prove di ammissione si svolgono in diversi periodi dell’anno. Le principali si svolgono durante gli OpenDay, giornate di presentazione dell’offerta accademica e dell’Università; gli Open Day accolgono anche i genitori per i quali si svolgono sessioni di presentazione ad hoc – OPEN GENITORI nelle quali è possibile porre a docenti, personale amministrativo e psicologi dell’orientamento le domande e i chiarimenti necessari.

Letture per genitori e figli all’università
per vedere il video.