Il cammino di ogni essere umano, a volte, può conoscere momenti di caduta e di errore.
Tutti possono sbagliare. Ma tutti hanno il diritto di essere aiutati ed accolti, per cominciare una vita nuova.
Di questi temi si è parlato in un’intervista di Radio Onda UER a Claudio Messina, da anni impegnato con la Società San Vincenzo De Paoli nell’aiuto alle persone carcerate.
La trasmissione, a cura di Carlo Climati, si può ascoltare e scaricare gratuitamente qui:
Con 850.000 soci e 1.500.000 volontari in 155 Paesi del mondo, la Società di San Vincenzo De Paoli è una delle associazioni più vaste e radicate sul territorio.
Fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Federico Ozanam insieme ad un gruppo di giovani studenti della Sorbona, l’organizzazione ha come scopo principale quello di aiutare i bisognosi, gli ammalati, gli anziani soli, chiunque si trovi in difficoltà .
L’aiuto dei volontari coinvolge il detenuto in un percorso di recupero e prevenzione. Non solo un sostegno materiale, ma soprattutto attenzione umana, amicizia, aiuto a redimersi, a ritrovare se stesso e un giusto ruolo nella società .
Nella trasmissione di Radio Onda UER viene presentato anche il Premio Carlo Castelli per la solidarietà , concorso letterario riservato ai reclusi delle carceri italiane.
Nella foto vediamo un momento della conferenza sul tema del carcere che si è tenuta all’Università Europea di Roma, nell’ambito delle attività di Formazione Integrale, nel 2019, con un’ampia partecipazione di studenti tra il pubblico.
Da sinistra: Antonio Gianfico, Presidente della Società San Vincenzo De Paoli, Carlo Climati, giornalista e coordinatore dell’incontro, Claudio Messina, all’epoca Delegato nazionale carceri, e Roberto Giannoni, volontario della San Vincenzo De Paoli.